Gli interventi di efficientamento energetico consentono di sfruttare le fonti energetiche in modo ottimale e al tempo stesso di ridurre i consumi.
Vengono realizzati su edifici pubblici e privati, migliorando il rapporto esistente tra fabbisogno energetico di luce e gas e livello di emissioni.
Non a caso, la legge italiana, stimolata da alcune normative europee, prevede incentivi e sgravi fiscali per chi compie queste opere. Ecco quali sono gli interventi possibili e gli incentivi previsti.
Efficienza energetica: cos'è
Un'ottima efficienza energetica consente di sfruttare le risorse energetiche in maniera razionale e intelligente. Ciò permette di ridurre i consumi e quindi di risparmiare sui costi in bolletta. Ma non è l'unico effetto tangibile: infatti, l'efficienza energetica comporta anche una minore produzione di sostanze inquinanti con conseguente beneficio per l'ambiente.
Efficienza energetica per la casa: gli interventi da fare
L'efficienza energetica della casa identifica i livelli di efficienza energetica e può essere espressa in percentuali o classi, che possono variare da un massimo di A4 ad un minimo di G (D.Lgs. 192/05 del 2005).
Per ottenere un miglior efficientamento energetico della propria abitazione sono necessari alcuni interventi che consentono di non diminuire le prestazioni e al tempo stesso di ridurre i consumi di energia. Gli interventi principali in quest'ottica sono:
- Opere di coibentazione delle pareti, delle coperture e degli infissi
- Installazione di pannelli solari o di altri impianti che consentano di consumare fonti rinnovabili
- Installazione di pompe di calore o collettori solari: A2A fornisce soluzioni di efficienza energetica per i condomini: riqualificazione dell'impianto di climatizzazione, fornitura e messa in opera di un nuovo impianto fotovoltaico e installazione di un sistema di illuminazione a LED
- Sostituzione delle classiche lampadine con fonti di illuminazione a basso consumo, ovvero i LED
- Sostituzione dei termosifoni con i termocamini.
Questi sono solo alcuni degli interventi che possono accrescere l'efficienza energetica della casa, ma rappresentano già un ottimo inizio per rendere la propria abitazione più ecologica e ridurre i consumi.
Efficientamento e risparmio energetico non sono sinonimi
Efficientamento energetico e risparmio energetico non sono la stessa cosa. Il risparmio energetico riduce i livelli di consumo tagliando gli sprechi e ottimizzando l'uso delle fonti energetiche. Le opere di coibentazione e il rifacimento degli infissi rientrano negli interventi di risparmio energetico, così come l'utilizzo più consapevole degli impianti di riscaldamento e degli elettrodomestici.
Anche l'efficientamento energetico ha come obiettivo quello di diminuire i consumi, ma per riuscirci usa un approccio diverso: non prevede di impiegare meno energia, ma di distribuirla in maniera più virtuosa.
Perciò, sintetizzando: entrambi mirano a ridurre i consumi ma se l'efficientamento energetico ha come obiettivo anche quello di migliorare l'efficienza energetica generale con un'allocazione più virtuosa delle risorse, il risparmio energetico prende in considerazione soltanto le buone pratiche per diminuire l'utilizzo di energia.
Gli incentivi per l'efficienza energetica
Il Ministero dello Sviluppo Economico prevede degli incentivi per tutti quei soggetti che intendono eseguire interventi di efficientamento energetico. Gli incentivi in questione sono stati stabiliti dalla legge di Bilancio 2021.
In primo luogo, chi realizza interventi di riqualificazione energetica degli edifici può beneficiare di detrazioni fiscali fino al 75%.
Un altro incentivo, è il Conto termico 2.0, che promuove l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia rinnovabile. Si rivolge a pubbliche amministrazioni, imprese e privati. Da menzionare anche i certificati bianchi, istituiti in Italia nel 2004. Si tratta di titoli negoziabili, relativi al conseguimento di risparmi energetici. Per ottenerli è necessario realizzare interventi o progetti in grado di incrementare l'efficienza energetica.
I certificati bianchi vengono emessi dal GME (Gestore del Mercato Elettrico), con l'approvazione del GSE (Gestore di Servizi Energetici), e sono quantificati sulla base del risparmio energetico conseguito con gli interventi. Punto centrale del sistema è che i distributori di energia elettrica e gas naturale con più di 50mila clienti finali sono obbligati a raggiungere degli obiettivi prefissati.
I soggetti obbligati possono raggiungere l'obiettivo tramite due modi:
• Realizzando interventi di efficienza energetica
• Acquistando titoli dagli altri soggetti ammessi al meccanismo
Esiste peraltro un vero e proprio mercato dei certificati bianchi, ovvero la Borsa dei Titoli di Efficienza Energetica, gestita dal GME. Non va dimenticato poi il “Fondo nazionale efficienza energetica”, che sostiene gli interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese e dalla Pubblica Amministrazione, su immobili, impianti e processi produttivi. Infine, da tenere in considerazione anche l'Ecobonus e Superbonus 110%, che sostiene gli interventi di efficientamento energetico degli edifici previsti dal decreto Rilancio.
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