Consigli e trucchi per risparmiare energia elettrica quando si usa la lavastoviglie.
La lavastoviglie è un elettrodomestico utile e anche i più restii ad acquistarla, una volta provata, difficilmente riescono a farne a meno, perché fa risparmiare molto tempo.
La lavastoviglie ha l’indubbio vantaggio di sollevare le persone dall’incombenza di dover lavare i piatti. Ma bisogna fare attenzione e usarla con oculatezza per evitare che il tempo risparmiato non si trasformi in un costo eccessivamente oneroso sulla bolletta dell’energia elettrica. Alcuni preferiscono non comprare una lavastoviglie proprio perché temono un eccessivo aumento dei consumi di energia elettrica in casa, ecco alcuni consigli per non rinunciare alla comodità di questo elettrodomestico evitando costi in bolletta troppo elevati.
I fattori che influenzano i consumi di una lavastoviglie
I consumi di una lavastoviglie dipendono da diversi fattori, quali:
- le dimensioni della lavastoviglie: una lavastoviglie grande significa consumi maggiori e quindi una spesa più onerosa per la bolletta. In base alle dimensioni, i modelli sul mercato si possono suddividere in tre tipologie: le lavastoviglie mini, con una capacità massima di 8 coperti; quelle “slim”, cioè “sottili”, adatte a spazi piccoli, che raggiungono 10 coperti; quelle standard, con una capienza che può arrivare a 16 coperti.
- il numero di lavaggi che effettivamente vengono effettuati: c'è chi ha l'abitudine di usare la lavastoviglie tutti i giorni e chi invece preferisce usarla solo per le occasioni in cui si hanno tanti ospiti in casa, ad esempio per le feste, e ci sono quindi tanti piatti da lavare. Ovviamente, un uso quotidiano della lavastoviglie, comporterà un consumo di corrente decisamente maggiore;
- la classe energetica: come in tutti gli elettrodomestici, anche per la lavastoviglie la classe energetica ha un ruolo fondamentale per risparmiare energia. Ovviamente, una lavastoviglie con una classe energetica elevata, come la A, consumerà molto meno rispetto a una di classe B. Attualmente in commercio si trovano lavastoviglie appartenenti a diverse classi energetiche. Se si deve acquistare una nuova lavastoviglie è bene sceglierne una appartenente a una classe energetica elevata, come la A o la B, in base alle nuove etichette entrate in vigore dal 1° di marzo 2021. I modelli efficienti tendono a costare di più, ma sul lungo periodo fanno risparmiare;
- tipologia del ciclo di lavaggio: le lavastoviglie hanno diversi cicli di lavaggio tra cui scegliere e ciascuno di essi ha consumi diversi, per cui il consumo di una lavastoviglie dipende anche dal ciclo di lavaggio che si utilizza di solito. Dal ciclo di lavaggio, infatti, dipendono la temperatura dell’acqua e la durata del lavaggio. Il lavaggio rapido, ad esempio, comporta un consumo inferiore di energia rispetto ad altri cicli di lavaggio più lunghi, tuttavia è bene consultare sempre il manuale della lavastoviglie, per scegliere il programma più efficiente. Alcuni modelli, infatti, hanno dei programmi ECO particolarmente lunghi, ciononostante i consumi sono comunque ridotti.
Quanto consuma una lavastoviglie: i consumi idrici
Quando si calcolano i consumi della lavastoviglie, si devono considerare anche i consumi idrici. I primi modelli di lavastoviglie avevano consumi idrici piuttosto elevati, in media venivano consumati tra i 25 e i 40 litri di acqua a lavaggio; mentre oggi il consumo si attesta, mediamente, sui 15 litri di acqua consumati a lavaggio. Per i consumi relativi all'acqua vale lo stesso discorso fatto per i consumi elettrici; bisogna sempre tenere conto di aspetti come la classe energetica, la dimensione dell'elettrodomestico e il ciclo di lavaggio utilizzato. I cicli di lavaggio brevi permettono di risparmiare fino al 60% d'acqua in più rispetto ai programmi standard. Per una lavastoviglie destinata ad uso industriale di grandi dimensioni, il consumo di acqua sarà maggiore rispetto a quello richiesto da una piccola lavastoviglie ad uso domestico.
Vale comunque la pena ricordare che il consumo d'acqua della lavastoviglie è nettamente inferiore a quello richiesto per il lavaggio a mano che, a pari quantità di piatti, può arrivare fino a 50 litri circa.
A proposito dell’acqua, un altro aspetto da tenere in considerazione è la presenza di calcare. Se la rete idrica domestica è servita da acqua dura, ossia molto ricca di calcare, il rischio è di danneggiare le componenti della macchina e di veder lievitare i consumi in bolletta. Se il calcare si deposita sulla resistenza della lavastoviglie può, infatti, ostacolare il normale processo di riscaldamento dell'acqua, che impiegherà quindi più tempo per raggiungere la temperatura di lavaggio, consumando, di conseguenza, più elettricità.
In ogni caso è possibile risparmiare energia elettrica e acqua, adottando alcune semplici strategie.
4 Consigli per risparmiare energia con la lavastoviglie
Ecco qualche suggerimento per risparmiare energia quando si usa la lavastoviglie:
- usare la lavastoviglie sempre a pieno carico, per evitare di sprecare l'elettricità utilizzata per scaldare l’acqua, ma allo stesso tempo non sovrapporre le stoviglie, mettendole troppo vicine tra loro, o sarà necessario lavarle di nuovo;
- evitare il prelavaggio, ricordandosi di eliminare i residui di cibo, da tutto quello che poi andrà dentro la lavastoviglie, passando un foglio di carta da cucina sulle stoviglie per togliere lo sporco;
- scegliere il programma eco e aprire la lavastoviglie non appena ha finito di lavare, così le stoviglie si asciugheranno senza utilizzare elettricità;
- pulire bene il filtro ogni due settimane, mettendo il sale, in modo da rendere più difficile la formazione del calcare.
Ti è piaciuto questo articolo?