L'asciugatrice è un elettrodomestico utile, specialmente nei giorni di pioggia, ma è importante monitorarne i consumi.
Come ogni altro grande elettrodomestico, l’asciugatrice è caratterizzata da alti consumi di energia elettrica, che potrebbero tradursi in una spesa in bolletta molto elevata.
In inverno asciugare il bucato può diventare veramente un’impresa, spesso ci si trova con stendini pieni di biancheria in vari angoli della casa, con tutti gli inconvenienti che ciò comporta.
La diffusione delle asciugatrici nelle case italiane è un fenomeno recente, considerato le condizioni climatiche particolarmente favorevoli in molte regioni. Le asciugatrici, o lavasciuga, consentono di avere vestiti perfettamente asciutti e profumati in poco tempo e per tutto l’anno, a prescindere dal tempo e dall’inquinamento dell’aria delle città.
In commercio esistono diversi tipi di asciugatrici caratterizzati da diverse tecnologie con diversi livelli di consumo. Ma qual è il consumo dell’asciugatrice?
Quanto consuma un’asciugatrice in KW
In generale, quando si parla di elettrodomestici e consumi energetici, il primo riferimento da considerare è quello dato dalle classi energetiche. Inoltre, l’energia consumata dipende ovviamente anche da altri fattori, come le dimensioni dell’elettrodomestico, la potenza e per quanto tempo lo si utilizza.
Nel caso delle asciugatrici, si nota una netta differenza in base alle tecnologie utilizzate.
Se ti stai chiedendo come calcolare il consumo dell’asciugatrice, di seguito ti riportiamo i consumi medi a seconda della classe energetica:
- asciugatrice di classe A+++ - meno di 1,5 kWh a ciclo;
- asciugatrice di classe A++ - 1,5 kWh per 200 cicli;
- asciugatrice di classe A – 2 kWh a ciclo;
- asciugatrice di classe B – 3 kWh a ciclo;
- asciugatrice di classe C – 4 kWh a ciclo;
- asciugatrice di classe D – 5 kWh a ciclo.
Quanto aumenta quindi la bolletta con l'asciugatrice? Ecco i costi medi legati al consumo dell’asciugatrice:
- asciugatrice di classe A+++ - 50 euro all’anno;
- asciugatrice di classe A++ - 60 euro per 200 cicli;
- asciugatrice di classe A – 80 euro all’anno;
- asciugatrice di classe B – 120 euro all’anno;
- asciugatrice di classe C – 160 euro all’anno;
- asciugatrice di classe D – 200 euro all’anno.
In generale, le asciugatrici a resistenza consumano di più di quelle a pompa, per cui appartengono a classi energetiche più basse. Le asciugatrici a pompa di calore, invece, sono quasi tutte appartenenti a classi di efficienza energetica più elevata. Le asciugatrici a pompa di calore garantiscono dunque consumi molto minori, non prevedendo il riscaldamento di una resistenza per tutto il ciclo di utilizzo.
Nonostante si sia portati a credere che un’asciugatrice di classe più elevata sia certamente più costosa di una appartenente a una classe energetica inferiore, è bene sapere che non è sempre così.
Esistono elettrodomestici di classe elevata ma allo stesso tempo economici, tanto quanto ne esistono di costosi tra i modelli più obsoleti. Nel momento in cui si sta valutando quale asciugatrice scegliere per la propria casa, è importante ragionare in termini di lungo periodo, quando sarà il costo della bolletta a fare la differenza. Dunque, oltre a tenere in considerazione la spesa immediata, dovuta all'acquisto dell'elettrodomestico in sé, è molto importante considerare la classe energetica, perché il problema dei consumi può essere ovviato con un acquisto oculato.
A prescindere dal tipo di asciugatrice che si ha a disposizione, si possono seguire pochi pratici consigli per risparmiare.
Tipi di asciugatrice e consumi
In base al tipo di tecnologia utilizzata si hanno quindi dei consumi sensibilmente differenti, che incidono sulla bolletta dell’energia elettrica:
- Asciugatrice a condensazione. Le asciugatrici a condensazione producono calore grazie ad una resistenza elettrica. Il calore così ottenuto viene messo in circolo all’interno del cestello grazie all’azione di una ventola. L’umidità del bucato viene dunque condensata e raccolta in un’apposita vaschetta, che deve essere svuotata dopo ogni utilizzo. Una asciugatrice a condensazione consuma circa 4Kwh per un ciclo completo;
- Asciugatrice a evacuazione. Le asciugatrici a evacuazione, o ad espulsione, asciugano i vestiti con un procedimento simile a quelle a condensazione. Come quelle, sono dotate di una ventola che aspira l’aria umida, ma a differenza di quelle non la condensano. Il vapore estratto dal bucato, dunque, avrà bisogno del tipico tubo “di sfogo”. I consumi sono del tutto simili a quelli delle asciugatrici a condensazione.
- Asciugatrice a pompa di calore. Sono tecnicamente le più evolute e presentano un consumo in generale più basso. Riscaldano l’aria come avviene nei condizionatori dual split, cioè attraverso un circuito caldo/freddo il cui prodotto viene messo in circolo da un compressore. In ogni caso, si tratta di procedimenti di diffusione del calore motorizzati, il che significa che la tecnologia è assai sofisticata e che consente consumi minori.
Consigli per risparmiare con l’asciugatrice
Come per ogni elettrodomestico, esistono degli accorgimenti che possono aiutare ad aumentare l’efficienza in fase di utilizzo e così contenere i consumi:
- centrifuga alla massima potenza in fase di lavaggio: il risparmio con l'asciugatrice comincia dalla lavatrice; inserire nell’asciugatrice dei vestiti ben strizzati comporterà un lavoro minore in fase di asciugatura e con ciò la possibilità di un ciclo più breve;
- curare la manutenzione ordinaria: pulire spesso il filtro, e svuotare con cura la vaschetta di raccolta dell’acqua, nei modelli in cui è presente, è un ottimo modo per mantenere lo strumento efficiente e ben funzionante;
- evita la funzione antipiega se non necessaria: per quanto comoda, la funzione antipiega, ormai presente in quasi tutti i modelli di asciugatrice e lavasciuga, comporta dei consumi molto elevati, che a volte è possibile evitare;
- se ti stai chiedendo quando conviene accendere l’asciugatrice, ricordati di sfruttare le eventuali fasce biorarie offerte dal tuo gestore elettrico, utilizzando gli elettrodomestici dopo le 20.00 e nel weekend si possono ridurre di molto i costi in bolletta;
- sfrutta tutta la capacità di carico: per non sprecare energia, analogamente a quanto si fa per limitare i consumi della lavatrice, è bene avviare un ciclo soltanto una volta raggiunta la capienza massima di carico;
Infine, uno degli accorgimenti più utili è quello di evitare di mettere in funzione l’asciugatrice qualora non sia strettamente necessario. Se ad esempio si ha la possibilità di sfruttare un ambiente esterno per sciorinare il bucato, normative locali e clima permettendo, è certamente la forma di risparmio migliore che si possa applicare, rispettando anche la natura.
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