La mobilità elettrica rappresenta una delle sfide più urgenti e ambiziose del nostro tempo, e il nostro Paese non fa eccezione. Con l'aumento della consapevolezza ambientale e varie iniziative e incentivi mirate alla riduzione delle emissioni, il settore dei veicoli green è in rapida espansione. Ma a che punto siamo realmente nella transizione verso una mobilità a emissioni zero?
Un mercato in crescita
Il mercato dei veicoli elettrici in Italia ha registrato un'espansione significativa negli ultimi anni. Questo trend positivo riflette un crescente interesse verso soluzioni di trasporto sempre più sostenibili e ad emissioni zero. Data l’importanza, ci sono sempre più realtà che fanno dell'elettrico il loro core business. Un esempio è electriczone italy, il primo portale interamente dedicato alla mobilità elettrica. Sulla piattaforma è possibile trovare news, approfondimenti con l’obiettivo di accompagnare le persone nel viaggio verso una mobilità più green.
Tra le soluzioni di e-mobility non dimentichiamoci che rientrano anche i veicoli leggeri elettrici (monopattini, biciclette, segway...) utilizzati per gli spostamenti urbani di breve distanza.
Con l'aumento delle immatricolazioni e l'incremento della quota di mercato dei veicoli elettrici, l'Italia sta facendo passi concreti verso una mobilità più verde. Il nuovo PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima), infatti, fissa per il 2030 l'ambizioso obiettivo di 6,6 milioni di auto elettriche e ibride plug-in circolanti nel nostro Paese. Uno step fondamentale per la decarbonizzazione dei trasporti, in un contesto che vede l'Europa collocarsi al secondo posto per auto elettriche immatricolate (poco più di due milioni nel 2023). A trainare il mercato in Italia, più che gli acquirenti privati sono soprattutto le immatricolazioni di auto elettriche effettuate dalle aziende, con un aumento del 51% rispetto all'anno precedente.
L'espansione della rete di infrastrutture di ricarica
Uno degli aspetti cruciali per il successo della mobilità elettrica è la disponibilità di infrastrutture di ricarica. Anche su questo aspetto, l'Italia ha fatto notevoli progressi: secondo i dati di Motus-E, negli ultimi due anni le colonnine di ricarica pubbliche nel nostro Paese sono più che raddoppiate e, al 31 marzo 2024, si contano:
- 54.164 punti di ricarica;
- 28.633 stazioni;
- 12.991 nuove installazioni negli ultimi 12 mesi;
- il 34% delle nuove installazioni è di tipo veloce e ultra veloce;
- il 58% dei punti di ricarica si trova al Nord;
- il 20% nel Centro Italia;
- il 20% nel Sud e isole.
Migliorano le performance delle batterie
Anche la tecnologia delle batterie dei veicoli elettrici sta facendo passi da gigante, con innovazioni che puntano soprattutto a:
- aumentare l'autonomia dei veicoli a emissioni zero;
- ridurre i tempi di ricarica;
- abbattere i costi.
Ad oggi, alcuni modelli di auto elettriche riescono a percorrere in media fino a 300-400 km con una sola ricarica. Questo miglioramento delle performance è merito proprio dello sviluppo tecnologico delle batterie: le BEV introdotte negli ultimi anni, infatti, presentano una maggiore autonomia e tempi di ricarica più rapidi. Inoltre, la tendenza al 2030 si prospetta positiva: i prezzi dei veicoli elettrici dovrebbero diminuire significativamente, soprattutto grazie alla migliore accessibilità delle batterie agli ioni di litio, il cui costo potrebbe dimezzare nei prossimi anni.
Aumentano gli investimenti e gli incentivi
Il Governo italiano ha implementato una serie di incentivi per promuovere l'acquisto dei veicoli elettrici, come:
- sgravi fiscali;
- bonus per l'acquisto di auto elettriche;
- contributi per l'installazione di punti di ricarica domestici.
Per questo, Motus-E prevede un aumento delle immatricolazioni, effetto proprio degli incentivi dell’Ecobonus 2024: basti pensare che la richiesta degli incentivi destinati alle auto elettriche è stata tale da far terminare le risorse già il giorno stesso di apertura. Ma gli investimenti non finiscono qui:
- i principali produttori di veicoli stanno progettando di investire quasi 1,2 trilioni di dollari entro il 2030 per sviluppare e produrre milioni di veicoli elettrici e batterie;
- l'Unione Europea con il progetto HEFT destina 4 milioni di euro per il rinnovamento dei processi di produzione di veicoli elettrici.
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