L'asciugatrice è un elettrodomestico utile, specialmente nei giorni di pioggia, ma è importante monitorarne i consumi.
Come ogni altro grande elettrodomestico, l’asciugatrice è caratterizzata da alti consumi di energia elettrica, che potrebbero tradursi in una spesa in bolletta molto elevata. Vediamo quindi cosa sapere sul consumo dell’asciugatrice domestica.
Asciugatrice, tra gli elettrodomestici più amati
In inverno asciugare il bucato può diventare veramente un’impresa, spesso ci si trova con stendini pieni di biancheria in vari angoli della casa, con tutti gli inconvenienti che questo comporta.
La diffusione delle asciugatrici nelle case italiane è un fenomeno recente, considerato le condizioni climatiche particolarmente favorevoli in molte regioni. Le asciugatrici, o lavasciuga, consentono di avere vestiti perfettamente asciutti e profumati in poco tempo e per tutto l’anno, a prescindere dal tempo e dall’inquinamento dell’aria delle città.
In commercio esistono diversi tipi di asciugatrici caratterizzati da diverse tecnologie con diversi livelli di consumo. Ma qual è il consumo dell’asciugatrice?
Quanto consuma un’asciugatrice in KW?
In generale, quando si parla di elettrodomestici e consumi energetici, il primo riferimento da considerare è quello dato dalle classi energetiche. A questo proposito, devi sapere che dal 1° marzo 2025 è cambiata l’etichetta energetica degli elettrodomestici, asciugatrici comprese. Quest’ultima ha una nuova scala da A a G che va a sostituire le vecchie classi A+, A++ e A+++.
Un altro aspetto da considerare in fatto di consumi dell’asciugatrice è che l’energia consumata dipende anche da altri fattori, come le dimensioni dell’elettrodomestico, la potenza e per quanto tempo lo si utilizza.
Nel caso delle asciugatrici, si nota una netta differenza in base alle tecnologie utilizzate.
Se ti stai chiedendo come calcolare il consumo dell’asciugatrice, di seguito ti riportiamo i consumi medi a seconda della classe energetica.
Consumo asciugatrice (nuova classe energetica)
Ecco i consumi medi stimati con la nuova classificazione:
- Asciugatrice di classe A – circa 120 kWh per 100 cicli (modelli più efficienti, a pompa di calore).
- Asciugatrice di classe B – circa 150 kWh per 100 cicli.
- Asciugatrice di classe C – circa 175 kWh per 100 cicli.
- Asciugatrice di classe D – circa 200 kWh per 100 cicli.
- Asciugatrice di classe E – circa 225 kWh per 100 cicli.
- Asciugatrice di classe F – oltre 250 kWh per 100 cicli (modelli meno efficienti).
I modelli di classe F e G non possono più essere venduti in Europa da luglio 2025.
Considerando un prezzo medio dell’elettricità di 0,25 €/kWh, ecco i costi medi annui stimati (circa 200 cicli):
- Classe A – circa 60 euro all’anno.
- Classe B – circa 75 euro all’anno.
- Classe C – circa 88 euro all’anno.
- Classe D – circa 100 euro all’anno.
- Classe E – circa 112 euro all’anno.
Consumo asciugatrice (vecchia classe energetica)
- asciugatrice di classe A+++ - meno di 1,5 kWh a ciclo;
- asciugatrice di classe A++ - 1,5 kWh per 200 cicli;
- asciugatrice di classe A – 2 kWh a ciclo;
- asciugatrice di classe B – 3 kWh a ciclo;
- asciugatrice di classe C – 4 kWh a ciclo;
- asciugatrice di classe D – 5 kWh a ciclo.
Quanto aumenta quindi la bolletta con l'asciugatrice? Ecco i costi medi legati al consumo dell’asciugatrice:
- asciugatrice di classe A+++ - 50 euro all’anno;
- asciugatrice di classe A++ - 60 euro per 200 cicli;
- asciugatrice di classe A – 80 euro all’anno;
- asciugatrice di classe B – 120 euro all’anno;
- asciugatrice di classe C – 160 euro all’anno;
- asciugatrice di classe D – 200 euro all’anno.
Tipi di asciugatrice e consumi
In base al tipo di tecnologia utilizzata si hanno quindi dei consumi sensibilmente differenti, che incidono sulla bolletta dell’energia elettrica:
- Asciugatrice a condensazione. Le asciugatrici a condensazione producono calore grazie ad una resistenza elettrica. Il calore così ottenuto viene messo in circolo all’interno del cestello grazie all’azione di una ventola. L’umidità del bucato viene dunque condensata e raccolta in un’apposita vaschetta, che deve essere svuotata dopo ogni utilizzo. Una asciugatrice a condensazione consuma circa 4Kwh per un ciclo completo;
- Asciugatrice a evacuazione. Le asciugatrici a evacuazione, o ad espulsione, asciugano i vestiti con un procedimento simile a quelle a condensazione. Come quelle, sono dotate di una ventola che aspira l’aria umida, ma a differenza di quelle non la condensano. Il vapore estratto dal bucato, dunque, avrà bisogno del tipico tubo “di sfogo”. I consumi sono del tutto simili a quelli delle asciugatrici a condensazione.
- Asciugatrice a pompa di calore. Si tratta di un'asciugatrice a basso consumo. Sono tecnicamente le più evolute e presentano un consumo in generale più basso. Riscaldano l’aria come avviene nei condizionatori dual split, cioè attraverso un circuito caldo/freddo il cui prodotto viene messo in circolo da un compressore. In ogni caso, si tratta di procedimenti di diffusione del calore motorizzati, il che significa che la tecnologia è assai sofisticata e che consente consumi minori.
Come ridurre il consumo con l’asciugatrice?
Come per ogni elettrodomestico, esistono degli accorgimenti che possono aiutare ad aumentare l’efficienza in fase di utilizzo e così contenere i consumi:
- centrifuga alla massima potenza in fase di lavaggio: il risparmio con l'asciugatrice comincia dalla lavatrice; inserire nell’asciugatrice dei vestiti ben strizzati comporterà un lavoro minore in fase di asciugatura e con ciò la possibilità di un ciclo più breve;
- curare la manutenzione ordinaria: pulire spesso il filtro, e svuotare con cura la vaschetta di raccolta dell’acqua, nei modelli in cui è presente, è un ottimo modo per mantenere lo strumento efficiente e ben funzionante;
- evita la funzione antipiega se non necessaria: per quanto comoda, la funzione antipiega, ormai presente in quasi tutti i modelli di asciugatrice e lavasciuga, comporta dei consumi molto elevati, che a volte è possibile evitare;
- se ti stai chiedendo quando conviene accendere l’asciugatrice, ricordati di sfruttare le eventuali fasce biorarie offerte dal tuo gestore elettrico, utilizzando gli elettrodomestici dopo le 20.00 e nel weekend si possono ridurre di molto i costi in bolletta;
- sfrutta tutta la capacità di carico: per non sprecare energia, analogamente a quanto si fa per limitare i consumi della lavatrice, è bene avviare un ciclo soltanto una volta raggiunta la capienza massima di carico;
Infine, uno degli accorgimenti più utili è quello di evitare di mettere in funzione l’asciugatrice qualora non sia strettamente necessario. Se ad esempio si ha la possibilità di sfruttare un ambiente esterno per sciorinare il bucato, normative locali e clima permettendo, è certamente la forma di risparmio migliore che si possa applicare, rispettando anche la natura.
Domande frequenti sui consumi dell'asciugatrice
Quanto consuma un’asciugatrice all’anno?
Il consumo annuo di un’asciugatrice dipende dalla classe energetica. Un modello in classe A (nuova etichetta energetica 2025) consuma circa 1,2–1,5 kWh per ciclo, con una spesa media di 50–60 euro l’anno.
I modelli in classe B o C consumano rispettivamente 1,8–2,5 kWh per ciclo, con costi annuali che vanno dai 70 ai 120 euro. Le asciugatrici in classe D o inferiore possono arrivare a oltre 3 kWh per ciclo, con un costo annuo di 150–200 euro.
Quanto incide l’asciugatrice sulla bolletta?
L'asciugatrice può incidere in modo diverso sulla bolletta a seconda della classe energetica e della frequenza d’uso. Un modello in classe A può aggiungere circa 4–5 euro al mese alla bolletta, mentre un modello in classe E o F può far salire i costi anche di 15–20 euro mensili. Per ridurre l’impatto è consigliabile usare l’asciugatrice in fasce orarie agevolate e sempre a pieno carico.
Come scegliere un’asciugatrice a basso consumo?
Per scegliere un’asciugatrice efficiente:
- preferisci modelli in classe A o B secondo la nuova etichetta energetica;
- scegli asciugatrici a pompa di calore, che garantiscono minori consumi rispetto a quelle a resistenza;
- verifica la capacità di carico adatta al tuo nucleo familiare per evitare sprechi;
- controlla che siano presenti funzioni ECO e sistemi di asciugatura automatica.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’asciugatrice?
Vantaggi:
- asciugatura rapida e indipendente dal clima;
- riduzione dell’umidità in casa, utile nei mesi invernali;
- vestiti subito pronti, morbidi e profumati.
Svantaggi:
- consumo elettrico rilevante in caso di modelli poco efficienti;
- necessità di manutenzione regolare (filtro e vaschetta);
- costo iniziale più alto per modelli di fascia alta.
Come calcolare i consumi della propria asciugatrice?
Per stimare i consumi:
- controlla sull’etichetta energetica il consumo per ciclo espresso in kWh;
- moltiplica quel valore per il numero di cicli settimanali o annuali;
- moltiplica per il prezzo del kWh indicato nella tua bolletta.
Esempio: 1,5 kWh × 3 cicli a settimana × 52 settimane × 0,25 €/kWh = circa 58,5 euro/anno.
Quale asciugatrice scegliere per risparmiare?
Per contenere i consumi e risparmiare in bolletta:
- acquista un modello in classe A o B secondo le nuove etichette 2025;
- scegli asciugatrici a pompa di calore, le più efficienti sul mercato;
- utilizza sempre l’elettrodomestico a pieno carico e durante le fasce orarie convenienti;
- valuta le offerte luce dedicate agli elettrodomestici ad alta efficienza.
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