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Colonnine pubbliche per ricarica auto: costi e funzionamento

Colonnine pubbliche per ricarica auto - A2A

Chi possiede un’auto elettrica ha due possibilità per ricaricare la propria vettura: utilizzare una presa di corrente domestica o una wallbox per ricaricare il veicolo elettrico a casa oppure usare le colonnine pubbliche di ricarica delle auto elettriche. Quest’ultime, tuttavia, non sono tutte uguali, infatti è possibile distinguere due tipologie differenti: le stazioni di ricarica a corrente alternata (AC) e le colonnine a corrente continua (DC).

Le colonnine di ricarica rappresentano un'infrastruttura indispensabile per chi possiede un'auto elettrica, per ricaricare i veicoli a zero emissioni su strade urbane, extraurbane e autostrade e proseguire la marcia verso la propria destinazione. D’altronde, con un’autonomia media di 300-400 Km non basta ricaricare le auto elettriche a casa, ma nei viaggi più lunghi è necessario avere a disposizione delle stazioni di ricarica esterne e pubbliche.

Il boom del mercato delle auto elettriche ha accelerato la diffusione dei veicoli ecologici, ma allo stesso tempo si è resa necessaria la realizzazione di un’infrastruttura di ricarica capillare in tutto il territorio nazionale. Ecco come funziona la ricarica pubblica delle auto elettriche, dove si trovano le stazioni di ricarica e quanto costa utilizzare le colonnine elettriche pubbliche.

Come funzionano le colonnine di ricarica pubbliche

Per ripristinare l’autonomia di un’auto elettrica è necessario caricare la batteria prima che scenda al di sotto del 20% di capacità, connettendo il veicolo alla colonnina attraverso un apposito cavo di ricarica. In genere, il cavo fa parte della dotazione della stazione di ricarica, quindi basta sbloccarla e collegare l’auto inserendo il cavo di ricarica nel connettore del veicolo, altrimenti bisogna usare il cavo in dotazione con l’auto elettrica.

La ricarica della batteria dell'auto elettrica richiede tempi mediamente più lunghi rispetto a un rifornimento di carburante, una durata che dipende da una serie di fattori, come la potenza di ricarica, il livello di carica della batteria che si vuole raggiungere e il tipo di colonnina elettrica. Per questo, nelle stazioni di ricarica sono presenti di solito degli spazi dedicati, dove poter lasciare la vettura parcheggiata per tutto il tempo necessario a completare il processo di ricarica.

La rete pubblica è costituita da stazioni di ricarica installate e gestite da operatori privati (CPO – Charging Point Operator). Per ricaricare la propria auto elettrica bisogna stipulare un contratto con un fornitore di servizi di ricarica (MSP – Mobility Service Provider), dopodiché attraverso un'app da installare sullo smartphone o una tessera RFID è possibile visualizzare dove si trovano le colonnine, accedere alle stazioni di ricarica dei CPO e ricaricare la propria vettura all’occorrenza.

Colonnine elettriche a corrente alternata e continua

La rete italiana di stazioni pubbliche di ricarica comprende soprattutto le colonnine Quick, ovvero le stazioni elettriche a corrente alternata. Tuttavia, sono sempre più diffuse anche le stazioni di ricarica Fast che consentono di usufruire di una ricarica più veloce, ossia le colonnine a corrente continua. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche delle due tipologie di stazioni elettriche di ricarica.

Colonnine elettriche pubbliche Quick a corrente alternata

Le colonnine Quick sono le più diffuse ed erogano una potenza fino a 22 kW, con la quale è possibile portare la carica della batteria di un’auto elettrica di medie dimensioni con una batteria da 40 kWh dal 20% all'80% di carica in circa 1 ora, arrivando a 2 ore circa per una ricarica completa. Queste soglie, 20% e 80%, sono quelle entro le quali le case produttrici dei veicoli elettrici consigliano di mantenere il livello di carica della batteria, per non compromettere le prestazioni degli accumulatori nel lungo periodo.

Le colonnine Quick, dunque, sono ideali quando è possibile lasciare la vettura ferma per lunghi periodi, ad esempio approfittando dell’attesa per mangiare al ristorante o acquistare dei prodotti in un negozio nelle vicinanze. Solo alcune di queste colonnine sono dotate di cavo di ricarica, ma non si tratta di un problema, in quanto il cavo da utilizzare è quello di tipo 2 che viene fornito in dotazione con l'auto elettrica.

Colonnine elettriche pubbliche Fast a corrente continua

Le colonnine Fast, sfruttando la maggiore potenza derivante dalla corrente continua (si aggira mediamente sui 50 kW, ma ne esistono anche di più potenti che arrivano a una potenza fino a 350 kW), consentono di ricarica rapidamente. In particolare, è possibile ricaricare una batteria da 40 kWh dal 20% all’80% in 30 minuti con una colonnina da 50 kW, mentre con una stazione di ricarica da 150 kW bastano appena 10 minuti.

Le stazioni di ricarica Fast e UltraFast in corrente continua sono ideali per i lunghi viaggi in auto elettrica, quando non è possibile lasciare la vettura ferma per un tempo prolungato, ma bisogna ricaricare la batteria velocemente e ripartire al più presto. Proprio per questo motivo, le colonnine in corrente continua hanno cominciato a diffondersi nei pressi di caselli e aree di servizio autostradali.

Tutti i punti di ricarica Fast sono equipaggiati con un apposito cavo, definito connettore CCS (ma ne esistono anche di altri standard quali ChaDeMo o Combo 2). Le colonnine veloci sono indispensabili per la diffusione della mobilità elettrica, in quanto garantiscono la massima libertà di movimento a chi guida una vettura elettrica, riducendo il gap tra i veicoli a zero emissioni e le macchine endotermiche.

Quanto costa ricaricare l’auto elettrica alle colonnine pubbliche?

Il pagamento della ricarica alla rete delle colonnine pubbliche può avvenire in diverse modalità, in base a quanto previsto dal contratto per il servizio di ricarica pubblica con l’MSP. In genere, i metodi di pagamento più utilizzati sono:

  • addebito diretto sul conto corrente bancario;
  • carta di credito;
  • pagamento tramite app.

Una volta effettuata l'identificazione che dà accesso alla colonnina, attraverso la card o l’app, basta connettere l’auto alla presa e il sistema provvederà a calcolare l'energia erogata. Al termine della ricarica verrà addebitato il costo dell’operazione, in base all’energia elettrica prelevata e al prezzo del kWh applicato dal gestore.

Il costo della ricarica dell’auto elettrica alla colonnina pubblica dipende da tre fattori principali:

  • la tariffa offerta dal fornitore;
  • la potenza della colonnina utilizzata;
  • tipo di servizio contrattato.

Mediamente, il costo di ricarica con tariffa a consumo presso una colonnina Quick è di 0,40 euro a kWh, ma esistono delle differenze tra i vari gestori, quindi bisogna sempre informarsi bene sulle tariffe dei diversi fornitori. Il costo è più elevato con le colonnine Fast in corrente continua, con un prezzo da 0,50 a 0,80 euro a kWh a seconda del gestore e della potenza della stazione di ricarica.

Questo significa che, con un’auto elettrica dotata di batteria di taglia media da 40 kWh è possibile "fare il pieno di energia" con una spesa di circa 16 euro in modalità lenta e 20-32 euro in modalità Fast. Alcuni fornitori offrono anche altre soluzioni rispetto alla tariffa a consumo, con servizi per fidelizzare i clienti come le tariffe ad abbonamento. In questo modo è possibile effettuare le ricariche fino ad una determinata soglia di kWh con un costo mensile fisso e un prezzo al kWh più conveniente.

Dove si trovano le stazioni di ricarica pubbliche

Ad oggi in Italia sono operativi circa 32 mila punti di ricarica pubblici per l’auto elettrica. Le stazioni di ricarica sono posizionate in apposite aree sul suolo pubblico, solitamente in punti strategici come stazioni o aeroporti oppure in spazi dedicati nelle aree di parcheggio lungo le strade urbane ed extraurbane.

Per localizzare le colonnine elettriche basta scaricare un’applicazione per smartphone con l’App A2A E-moving di A2A, che consente di individuare tutte le stazioni di ricarica disponibili più vicine rispetto alla propria posizione o alla destinazione da raggiungere. Si possono trovare anche le colonnine degli altri gestori per cui è stato siglato un accordo di interoperabilità, con la possibilità di prenotare il punto di ricarica in pochi semplici passaggi: è sufficiente creare un profilo, scegliere un piano tariffario e associare un metodo di pagamento.

Noi di A2A, come Life Company, diamo il nostro contributo per promuovere lo sviluppo della mobilità sostenibile nel nostro Paese, attraverso l’installazione e la gestione diretta di punti di ricarica con energia elettrica 100% green su tutto il territorio nazionale.

Inoltre, per rendere ancora più semplice e comoda la procedura di ricarica, abbiamo stipulato un accordo di interoperabilità che permette agli utenti che utilizzano l’app A2A E-moving di ricaricare anche presso le colonnine di Enel X.

Attraverso il servizio A2A E-moving è possibile accedere ad oltre 15 mila punti di ricarica per auto elettriche in tutta Italia. Questo numero è inoltre destinato a crescere rapidamente, grazie al continuo sviluppo di nuovi punti di ricarica gestiti dal Gruppo A2A e a nuovi accordi di interoperabilità con altri gestori che arriveranno nei prossimi mesi.

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