La superciclabile è qualcosa in più di una normale pista ciclabile, infatti può essere vista come una vera e propria linea di trasporto pubblico, un’infrastruttura che educa le nuove generazioni alla condivisione dello spazio e incentiva la salute dei cittadini.
La ciclabile Firenze-Prato di 12 km sarà la prima superciclabile d’Italia per la mobilità sostenibile, un progetto finalizzato ad offrire un’alternativa concreta all’utilizzo dei veicoli endotermici in una zona densamente urbanizzata. La distanza ravvicinata rappresenta senz’altro un vantaggio, in quanto si tratta di un tragitto alla portata della mobilità dolce.
La prima Superciclabile italiana sta per essere realizzata. Una vera autostrada per bici che collegherà Firenze a Prato in appena 30 minuti. Questa ciclovia avrà inizio da via Perfetti Ricasoli a Firenze, raggiungendo il Centro Pecci di Prato dopo essere transitata sopra l'autostrada A1. La superciclabile cambierà la Piana fiorentina, dando una importante spinta green verso la mobilità sostenibile in un’area altamente trafficata.
Ciclabile Prato-Firenze: un progetto completamente ecosostenibile
La superciclabile tra Firenze e Prato sarà un'infrastruttura completamente ecosostenibile. Innanzitutto, sarà realizzata con una pavimentazione in asfalto riciclato e una lavorazione a basse temperature, per risparmiare energia e ridurre i vapori bituminosi, inoltre grazie all’utilizzo di speciali polimeri il materiale sarà di grande durabilità.
L’illuminazione sarà composta di luci a LED dotate di sensori di presenza. I sensori sono in grado di regolare l'intensità luminosa, aumentandola al passaggio dei ciclisti e diminuendola in assenza di passanti, una soluzione tecnologica che permetterà di risparmiare circa 600 tonnellate di CO2 l'anno.
Ciclovia Firenze-Prato: una superciclabile con alti standard di sicurezza
Alcuni pali dell’illuminazione a LED della ciclovia Firenze-Prato saranno dotati anche di videocamere con controllo biodinamico installate in una serie di punti strategici. Per aumentare ulteriormente la sicurezza dei ciclisti, in caso di cadute, sono previsti anche cordoli privi di spigoli vivi.
Altri interventi per migliorare la sicurezza sono legati alla larghezza della ciclabile, con una pista da 4 metri adeguata alla percorrenza a velocità sostenute (fino a 25 Km/h), apposite zone che agevolano i sorpassi e pochissime interferenze seguendo un tracciato lineare. Le deviazioni saranno minime e soltanto laddove inevitabile, tutelando comunque gli utenti fragili della strada.
Il percorso dell’autostrada ciclabile Firenze-Prato
Per realizzare il percorso più breve possibile è stata progettata una passarella ciclabile sul torrente Marinella, un ponte lungo 200 metri che consentirà alla ciclabile di attraversare la piana fiorentina passando sopra l'autostrada A1. Inoltre, sono previsti un viadotto ciclabile in acciaio lungo 572 metri tra l’A1 e Garille, due ponti ciclabili gemelli su Marina e Garille, compreso un sottopasso ciclopedonale alla rotatoria di San Quirico.
Sarà un percorso alberato e suddiviso in due corsie, con un tracciato diretto che prevede poche e inevitabili deviazioni, le quali serviranno per raggiungere alcuni luoghi strategici come l’aeroporto di Firenze, il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino, il Centro Commerciale I Gigli fino ad arrivare a Prato.
Una superciclabile collegata con le infrastrutture del territorio
La superciclabile non sarà semplicemente una ciclabile turistica o di passeggio per un itinerario per le vacanze in bici, ma una vera e propria via di collegamento per i pendolari che si spostano tra le due città per ragioni di lavoro o di studio. Il progetto si inserisce in un ampio programma di sviluppo della mobilità dolce: da un lato prevede la metrotramvia su cui si svilupperà il progetto regionale di collegare Firenze a Prato, fino al centro Pecci e all’area ex Banci; dall’altro comporterà il potenziamento dei collegamenti attraverso la ferrovia, con treni che passeranno con una frequenza maggiore lungo la linea ferroviaria che collega Prato a Firenze.
La superciclabile, infatti, segna anche una svolta nel sistema di trasporto integrato bici-rotaia, perché permetterà lo scambio intermodale tra le stazioni ferroviarie di Firenze, Prato e Vaiano.
I costi per realizzare la superciclabile Firenze-Prato
La realizzazione della ciclovia Firenze-Prato è stata divisa in 7 lotti, per un costo totale complessivo di 29,9 milioni di euro, ed è nell’elenco delle infrastrutture finanziate dal Recovery Plan. Soltanto per il completamento del lotto 7, una zona prettamente commerciale e produttiva, saranno utilizzati 1,5 milioni di euro del PNRR.
Ovviamente si tratta di un progetto ad alto valore sociale e ambientale, infatti la realizzazione della superciclabile Firenze-Prato è un investimento di sviluppo sostenibile dell’intera Toscana. L’autostrada ciclabile permetterà di ridurre le emissioni di gas serra nella zona, migliorare la qualità della vita degli abitanti e favorire la nascita di nuove attività e servizi rivolti ai frequentatori della ciclovia toscana.
Altri esempi di superciclabili nel mondo
Sono diversi gli esempi di superciclabili all’estero, specialmente nel nord Europa in paesi come Olanda, Danimarca, Germania e Regno Unito, ma anche in paesi extra UE come la Corea del Sud.
- Le bike-bahn danesi sono ventidue chilometri di autostrade per biciclette che collegano la capitale Copenhagen fino ad Albertslund, riconoscibili per i bordi dipinti di arancione. Oltre alle bike-bahn, nel paese sono in cantiere nuove superstrade ciclabili, per una lunghezza complessiva di oltre 300 chilometri.
- Le bicycle superhighway sono piste ciclabili che collegano la periferia di Londra con il centro città. Sono state progettate per essere dirette, sicure e veloci, la miglior scelta che i pendolari possono fare oggi per raggiungere il proprio posto di lavoro.
- La Rs1 tedesca, abbreviazione di Radschnellweg, ovvero strada veloce per biciclette, è un tracciato di 100 chilometri nella regione industriale della Rhur, molto frequentata dai pendolari che lavorano nelle aziende del territorio e che così possono adottare un sistema di mobilità sostenibile.
- In Olanda la Fietssnelweg F35, si estende per circa 60 km nella regione orientale di Twente, al confine con la Germania. La F35 è un percorso veloce per biciclette, che va da Nijverdal al confine tedesco, con diramazioni da Almelo a Vriezenveen e da Enschede a Oldenzaal. La F35 corre sostanzialmente parallela alla A35, da cui deriva il nome F35.
- La superciclabile coreana collega le città di Daejeon e Sejong, distanti circa 30 chilometri l’una dall’altra, ed è coperta da un tetto di pannelli fotovoltaici che proteggono i ciclisti dalla pioggia e allo stesso tempo producono energia elettrica green. La superstrada è stata costruita al centro di un’autostrada a sei corsie per mezzi a motore
La bici come mezzo di trasporto di lunga percorrenza
La superciclabile Firenze Prato si collegherà alla ciclovia del Sole, un progetto di strada ciclabile italiana che prevede un percorso che si snodi in direzione Nord-Sud lungo tutta la penisola. Oltre alle infrastrutture, dunque, occorre anche una rivoluzione culturale, che porti a guardare la bici non solo come mezzo per passeggiate nel tempo libero, ma anche come un vero e proprio mezzo di trasporto da utilizzare quotidianamente, imparando ad andare in bicicletta anche sotto la pioggia.
Una forte spinta a questo tipo di mobilità dolce arriverà dalla diffusione di veicoli green per la e-mobility come le biciclette elettriche, in grado di aumentare la platea di persone potenzialmente interessate a questo tipo di alternativa all’automobile. In futuro spostarsi in bici non sarà possibile appena in città, ma anche dalla metropoli verso le cittadine limitrofe e le principali destinazioni turistiche, commerciali e industriali della zona.