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Cosa si intende per micromobilità elettrica?

micromobilità elettrica

Puntando a una mobilità più sostenibile, nelle nostre città sono sempre più diffuse le nuove soluzioni di micromobilità elettrica. Progettati per tragitti brevi, questi veicoli stanno rendendo gli spostamenti urbani più ecologici, efficienti e pratici. Andiamo a scoprire insieme quali veicoli rientrano in questa categoria e quali sono le leggi in vigore per chi circola su strada.

Cosa si intende per micromobilità elettrica e come funziona

Quando si parla di micromobilità elettrica, ci si riferisce all'impiego di veicoli leggeri elettrici utilizzati per gli spostamenti urbani a breve distanza. Questi veicoli sono progettati, infatti, per coprire tragitti relativamente brevi: un esempio tipico è il cosiddetto “ultimo miglio” tra la stazione dei treni, o una fermata del trasporto pubblico, e la meta che si vuole raggiungere. Questi mezzi offrono soluzioni di mobilità più sostenibili, efficienti e adatte per spostamenti in contesti urbani congestionati. 

Quali mezzi rientrano in questa categoria

Sono diverse le soluzioni di micromobilità elettrica attualmente in circolazione:

  • Biciclette elettriche: tra i veicoli elettrici più diffusi per la mobilità dolce, le e-bike sono bici che funzionano tramite un motore elettrico alimentato da una batteria. Nella categoria delle bici elettriche rientrano diversi modelli, pensati per rispondere a svariate esigenze: city bike, mountain bike, e-bike pieghevoli, bici da corsa. Possono raggiungere velocità fino a 45  km/h (26 km/h , autonomia da un minimo di 50 km fino ad arrivare a 400km a seconda della tipologia di batteria e potenza fino a 4000 watt. 
  • Monopattini elettrici: questi veicoli, dotati di un motore elettrico alimentato da batterie con un’autonomia media tra i 20 e i 45 km, non possono superare la velocità di 20 Km/h (6 km/h nelle aree pedonali); sul mercato ne esistono vari modelli, che si differenziano per la potenza del motore e per il materiale di costruzione, dai più leggeri in fibra di carbonio ai più pesanti in acciaio.
  • Segway: caratterizzato da due ruote poste sull'asse trasversale con al centro un manubrio, il segway grazie ai due motori elettrici può percorrere fino a 30-40 km, trasportando un peso massimo di 120-150 kg.  
  • Hoverboard: questa tavola elettrica a due ruote, che rappresenta un'evoluzione del segway, è formata da un perno snodato che collega le due ruote e consente di gestire il movimento anche in assenza di manubrio. Può circolare solo nelle aree pedonali e a velocità inferiore a 6 km/h.
  • Monowheel: dotato di una sola ruota di circa 50 cm di diametro, il monoruota elettrico è uno dei mezzi elettrici più leggeri. La sua autonomia è di circa 20-25 km e, similmente all’Hoverboard, può circolare unicamente nelle aree pedonali ad una velocità massima di 6 km/h.

Quali sono le leggi in vigore per chi circola su strada

Con un Decreto ministeriale, che attua quanto stabilito dalla legge di Bilancio 2019, nel 2020 è stata avviata la sperimentazione nelle città italiane dei veicoli di micromobilità elettrica, la cui regolamentazione non è ancora presente nel Codice della strada nel Codice della strada. Con la Legge di Bilancio 2020, i veicoli di micromobilità elettrica sono stati equiparati ai velocipedi: da allora, sono tenuti a rispettare le norme del Codice della strada. In particolare si stabilisce che: 

  • i veicoli di micromobilità elettrica quali monopattini, hoverboard, monowheel e segway possono circolare in città previa delibera comunale;
  • le strade in cui possono circolare devono prevedere un limite massimo di velocità di 30 km/h.
  • possono circolare anche su piste ciclabili e in corsie riservate in percorsi pedonali, senza superare i 20 km/h (nel caso di monopattini e segway) o i 6 km/h (nel caso di monowheel e hoverboard).

 

Per assicurare una maggiore sicurezza dei veicoli di micromobilità elettrica, nel 2020 è stato introdotto il Decreto Milleproroghe (legge 28 febbraio 2020, n. 8) e, in seguito, il Decreto legge 121/2021 del settembre 2021, poi convertito con la legge 9 novembre 2021, n. 156, e con il più recente Decreto Milleproroghe di fine 2021. In base alle indicazioni contenute in quest'ultimo: 

  • occorre avere almeno 14 anni per guidare un veicolo di micromobilità elettrica quali monopattini, hoverboard, monowheel e segway;
  • i monopattini non possono superare la velocità massima di 20 km/h per strada, che si riducono a 6 km/h nelle aree pedonali;
  • i minorenni sono obbligati ad indossare il casco per circolare in monopattino.

 

Per quanto riguarda i monopattini, nel 2022 sono state introdotte nuove regole con la legge 9 novembre 2021, n. 156, di conversione del D.L. n. 121/2021. Nello specifico, viene stabilito che:

  • i monopattini elettrici devono essere dotati di indicatori luminosi di svolta e di freno su entrambe le ruote;
  • da mezz’ora dopo il tramonto e nelle giornate con scarsa visibilità, i monopattini elettrici possono circolare solo se provvisti di luce anteriore bianca o gialla fissa e di luce posteriore rossa fissa;
  • i monopattini elettrici non possono circolare sui marciapiedi né possono andare contromano;
  • non devono essere posteggiati sul marciapiede, ma negli appositi stalli come bici e moto;
  • possono circolare esclusivamente su strade urbane con limite di velocità di 50 km/h, nelle aree pedonali, su percorsi pedonali e ciclabili, su strade a priorità ciclabile, su piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata, ovvero dovunque sia consentita la circolazione dei velocipedi.

I vantaggi della micromobilità elettrica

Sono numerosi i vantaggi offerti dall'utilizzo dei veicoli di micromobilità elettrica. Tra questi:

  • rispetto per l'ambiente: questi veicoli sono ecosostenibili, e riducono l'impatto ambientale rispetto ai veicoli tradizionali alimentati da carburanti fossili;
  • praticità nel traffico: questi veicoli rappresentano un'ottima soluzione per i tragitti urbani brevi, contribuendo a ridurre il numero di auto sulle strade. In questo modo, favoriscono la diminuzione del traffico e migliorano la fluidità degli spostamenti in città;
  • integrazione con il trasporto pubblico: la micromobilità elettrica può essere integrata efficacemente con i mezzi pubblici, consentendo di coprire facilmente l'ultimo miglio; 
  • flessibilità e facilità di parcheggio: essendo compatti e facili da parcheggiare, i veicoli di micromobilità elettrica contribuiscono a risolvere il problema della ricerca di parcheggio nelle aree urbane congestionate, consentendo di arrivare più rapidamente a destinazione;
  • benefici sulla salute: utilizzare veicoli di micromobilità elettrica può incoraggiare uno stile di vita attivo, dato che comporta un determinato esercizio fisico durante il tragitto.

Il futuro della micromobilità elettrica passa da Genova

Con una serie di iniziative e progetti, la Regione Liguria è in prima linea nella sperimentazione per la micromobilità elettrica. A Genova, ad esempio, sono stati predisposti vari percorsi per esplorare a bordo di un monopattino o di una e-bike il capoluogo ligure: da Boccadasse a corso Italia, dal lungomare a piazza della Vittoria con l'imponente Arco di Trionfo, a bordo del tuo veicolo green puoi spostarti comodamente da una parte all’altra della città, entrando senza problemi anche nel centro storico. Inoltre, la Regione ha destinato 1,8 milioni di euro nel prossimo triennio alla Città Metropolitana di Genova e alle Province di Imperia, La Spezia e Savona per lo sviluppo di progetti per la promozione di servizi di sharing mobility. Grazie a questo finanziamento, verranno sostenuti progetti che prevedono agevolazioni per gli utenti del trasporto pubblico locale per l’acquisto di servizi di sharing mobility soprattutto ad alimentazione elettrica o muscolare. Infine, il progetto Elviten (Electrified L-category Vehicles Integrated into Transport and Electricity Networks) prevede l'installazione a Genova di 60 punti di ricarica per veicoli elettrici leggeri a due, tre o quattro ruote (EL-Vs) e 24 locker per e-bike. Un'iniziativa che mira a ridurre il traffico e l’inquinamento, collocando Genova ai primi posti nella sperimentazione per la micromobilità elettrica. In Liguria la mobilità sostenibile coinvolge anche il settore della nautica, dove vengono sperimentate tecnologie in grado di ridurre l'impatto ecologico.

Insieme a noi di A2A, per uno stile di vita sostenibile 

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