Tra i fenomeni che più si stanno diffondendo per le strade del nostro paese c'è l'utilizzo dei veicoli elettrici.
Auto, scooter, bici, monopattini: sono numerose le tipologie di questi mezzi, che contribuiscono a promuovere uno stile di vita ecologico e una mobilità sostenibile.
Inoltre dal 2019, il legislatore ha liberalizzato nuove modalità di trasporto, regolarizzando ulteriori veicoli green come i segway, gli hoverboard e i monowheel. Dunque, la tendenza è quella di far crescere questo tipo di mobilità e di rendere le città meno vincolate all'utilizzo di automobili o mezzi di trasporto. Ma come si classificano i veicoli elettrici? E qual è la normativa che li disciplina?
Veicoli elettrici: cosa sono e tipologie
I veicoli elettrici sono mezzi di trasporto che per funzionare utilizzano un sistema a propulsione elettrica, generalmente alimentato con batterie ricaricabili. Si intendono veicoli elettrici anche quei mezzi collegati ad un sistema di alimentazione tramite reti aeree con fili sospesi, binari o fasce di alimentazione conduttrici per contatti striscianti laterali. Possono avere da 1 a 4 o più ruote. Tra i principali veicoli elettrici che contribuiscono a rendere sostenibile la mobilità urbana, abbiamo:
- Tram elettrico
- Filobus
- Auto elettrica o ibrida
- Motoveicolo elettrico
- Bicicletta a pedalata assistita
- Monopattino elettrico
- Hoverboard
- Segway
- Monowheel
A livello normativo sono diverse le leggi che nel corso degli anni hanno disciplinato la materia dei veicoli elettrici. Per quanto riguarda la normativa dei veicoli elettrici, le leggi di riferimento sono il decreto legislativo 16 dicembre 2016 n. 257, la legge di bilancio del 2019 e la legge 28 febbraio 2020 n.8.
Uno degli aspetti più importanti della normativa che disciplina la mobilità sostenibile riguarda la ricarica dei veicoli elettrici. Quali sono le modalità di ricarica nelle aree pubbliche previste dalla normativa? Attualmente ne esistono 4, differenziati in funzione del regime (AC, CC), della corrente massima, del tipo di connettore, presa/spina, delle caratteristiche dell'eventuale comunicazione e controllo tra il veicolo e la stazione di ricarica per i veicoli elettrici.
Secondo la norma CEI EN 61851 - 1, di questi 4 sono preferibili due modalità in particolare:
1) Collegamento del veicolo elettrico alla rete di alimentazione AC utilizzando prese e spine normate fino a 16 A, quelle per uso domestico o industriale, oppure prese e spine speciali ma comunque conformi ad una qualsiasi norma internazionale IEC. Questo tipo di ricarica non è ammessa nelle aree pubbliche e private accessibili al pubblico, dal momento che presenta problemi di sicurezza.
2) E' ammesso nelle aree pubbliche e consiste nel fornire alimentazione al caricabatterie interno al veicolo. La "colonnina" è un semplice erogatore, mentre il caricabatterie vero e proprio è quello integrato nel veicolo.
Classificazione veicoli elettrici: quali sono e differenze
Quando si parla di veicolo elettrico ci si può riferire a diverse tipologie di mezzi di trasporto. La prima tipologia da menzionare è quella dei veicoli puramente elettrici, cioè quelli azionati esclusivamente da energia elettrica, che si distinguono da quelli ibridi, che inglobano al loro interno una fonte di propulsione a combustibile.
Ancora diversi i veicoli elettrici Full-Hybrid, che dispongono di un motore elettrico e di un sistema di accumulo dell'energia: essi non dispongono solo del compito di assistere il motore a combustione nei momenti in cui si richiede maggior potenza o minori emissioni inquinanti, ma anche di spingere il veicolo in modalità esclusivamente elettrica per diversi km.
A loro volta i veicoli Full Hybrid possono anche essere Plug-In (dotati di un pacco batterie con una grande capacità, che può essere ricaricato dalla rete o dal motore a combustione interna durante la marcia) o ibridi EREV ad autonomia estesa (si muovono utilizzando prevalentemente la trazione elettrica) e che, all'occorrenza, possono essere ricaricati in maniera tradizionale dalla rete oppure sfruttando un motore a combustione interna.
I veicoli elettrici però sono anche quelli legati alla micro-mobilità, ovvero biciclette e monopattini elettrici, che vanno ad integrare l'offerta del trasporto pubblico. Soprattutto i monopattini elettrici, da quando sono stati regolarizzati, hanno avuto una fortissima diffusione in tutte le città italiane. Secondo la normativa veicoli elettrici italiana riferita ai monopattini elettrici (legge 28 febbraio 2020, n. 8), essi possono essere utilizzati in strada, sulle piste ciclabili e sui percorsi pedonali, con limiti di velocità fino a 20 km/h. Inoltre, la potenza del motore di questi veicoli non deve superare i 500W.
Cinque vantaggi dall'utilizzo dei veicoli elettrici
Come abbiamo visto, la mobilità sostenibile ha introdotto nella maggior parte dei contesti urbani nuove tipologie di mezzi di trasporto con funzionamento elettrico. Tra questi, le auto elettriche, ma anche gli scooter, i monopattini, le bici con pedalata assistita, gli hoverboard. Chi utilizza queste soluzioni per spostarsi può godere di vantaggi tangibili. Tra i principali:
- Riduzione dell’impatto ambientale, con meno diffusione di gas serra e minori consumi petroliferi
- Manutenzione ridotta, con conseguenti risparmio a livello di gestione del mezzo
- Diminuzione dei costi per il rifornimento: l'elettricità è proposta a prezzi inferiori rispetto ai derivati del petrolio
- Per le auto elettriche c'è l'esenzione del bollo, costi assicurativi dimezzati, accesso alle ZTL e vari incentivi statali all'acquisto
- Bonus statali dedicati all'acquisto di monopattini e biciclette a pedalata assistita
Per le aziende, vanno menzionati anche i veicoli commerciali elettrici, che rappresentano a tutti gli effetti una scelta vantaggiosa per chi deve percorrere tragitti veloci in contesti urbani. Si tratta di veri e propri furgoni con basso impatto ambientale, silenziosi e con costi di manutenzione, gestione e chilometrici decisamente ridotti.
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